Per questo ho pensato questa breve pillola di didaLGo per aiutarci a rispondere ai nostri allievi.
Si tratta dei CAPTCHA. Questa parola è l'acronimo di Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart ovvero in italiano test di turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani.
Pertanto quelle strane scritte non sono altro che un sistema di verifica adottato da molti siti per accertarsi che il servizio offerto venga fruito da un utente umano e non da un "bot" (il termine bot, abbreviazione di robot, si riferisce, in generale, ad un automatismo programmato per comportarsi come un umano).
I CAPTCHA più diffusi consistono in una immagine con cifre e lettere deformate, ed all'utente si chiede di inserire in un apposito campo la stringa rappresentata nell'immagine. Tutti i CAPTCHA comunque si basano su problemi computazionalmente difficili, ossia compiti facili da svolgere per utenti umani e molto difficoltosi per un agente automatico.
Questo sistema di sicurezza può essere molto utile ma bisogna considerare che spesso può diventare un problema anche per utenti umani incrementando i problemi di accessibilità di un sito. Pensate per esempio quale problema possa esserci per accedere ad un servizio per una persona con problemi visivi o cognitivi. Questo spesso diventa un blocco per la fruizione dei servizi web da parte di alcuni utenti.
Infine bisogna aggiungere che non sempre i CAPTCHA sono infallibili. Sono sempre più frequenti gli attacchi a questi sistemi attraverso programmi in grado di leggere i testi presenti nelle immagini.
Suggerisco una lettura delle pagine di WIKIPEDIA dedicate all'argomento (clicca QUI) ed altri articoli trovati in giro con approfondimenti sull'argomento (articolo L’invasione dell’image spam: lo spam che utilizza immagini captcha e l'articolo Spam contro captcha, la sfida continua).
Buone lezioni...
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