martedì 6 gennaio 2009

Un nuovo modo di intendere il sapere?!

Molti di noi sicuramente conoscono Wikipedia (http://it.wikipedia.org), l'enciclopedia online. Quante volte, di fronte a un dubbio, non abbiamo detto: vado a vedere su internet? e controllo su Wikipedia? Penso tante. Wikipedia è un esempio di enciclopedia creata dagli stessi utenti: se cercate una voce, la pagina che si apre consente di modificare (guardate in alto: compare un link a Modifica) la definizione che ne è stata data, eventualmente correggendo le informazioni che abbiamo trovato, se sappiamo che sono presenti degli errori, oppure integrandole se siamo esperti di quell'argomento. Il sapere diventa perciò qualcosa di aperto, non più legato a ciò che gli esperti stabiliscono. Ciascuno di noi può essere un esperto in un determinato ambito. Ciò significa che se una volta aprendo un'enciclopedia ci fidavamo di quanto leggevamo, pensando: è un libro stampato, esiste un comitato scientifico, oggi consultando Wikipedia ci fidiamo della comunità di utenti, che creando e modificando le voci la rendono un contenitore di sapere in continuo mutamento. Il progetto di Wikipedia rientra in quello che si chiama web 2.0: un utilizzo di Internet in cui i navigatori non sono passivi fruitori, ma intervengono attivamente fornendo il loro contributo. Come? Provate a cercare, per esempio, "enciclopedia". In corrispondenza della sezione: "Definizione generale" compare la parola "modifica" sottolineata: è un link che ci consente di entrare in una modalità con la quale possiamo modificare il contenuto della voce scelta. Naturalmente è molto importante modificare il testo solo se siamo sicuri di ciò che scriviamo. Navigando in Internet siamo tutti... sulla stessa barca: l'efficacia e l'utilità di Internet dipendono dall'uso responsabile che ciascuno di noi ne fa. Avremo modo di vedere che esistono anche dei dizionari in cui gli utenti possono creare le definizioni.
Buone ricerche!

Emanuele

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