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In un piccolo gioello di Marcel Hénaff, "Salario, giustizia e dono. Il lavoro dell'insegnante", ho trovato questa bellissima citazione, che mi fa piacere condividere come dono di Pasqua da parte di didaLGo:
A Socrate offrivano - ciascuno secondo le proprie possibilità - molti doni; allora Eschide, un discepolo povero, gli disse: "Non trovo nulla da offrirti che sia degno di te e per questo solo m’accorgo di essere povero. Di conseguenza ti offro me stesso, l’unica cosa che possiedo. Questo dono, qualunque esso sia, gradiscilo, te ne prego, e considera che gli altri, pur avendoti dato molto, hanno riservato a sé molto di più”. E Socrate gli rispose: “Per quale ragione il tuo non dovrebbe essere un grande dono? A meno che tu non faccia poco conto di te stesso. Sarà mia cura quindi restituirti a te stesso migliore di come ti ho ricevuto”.
Seneca.
Seneca.
Buona Pasqua...
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