giovedì 7 giugno 2007

Ti sei connesso. Il ministero è con te...

Il 21 maggio scorso il Ministero delle Comunicazioni in collaborazione con l'organizzazione Save the Children Italia ha presentato il sito internet tiseiconnesso.

Un sito per ragazzi, genitori ed insegnanti per scoprire una navigazione sicura.

Un sito che si autopresenta con queste parole:

"Questo sito del Ministero delle Comunicazioni nasce in collaborazione con Save the Children Italia come frutto dell’interesse comune verso i giovani internauti. Considerando l’ampio uso che i giovani fanno di internet e cellulari, il Ministero delle Comunicazioni, nell’ambito delle proprie politiche rivolte alla tutela dei minori, intende avvicinarsi alla quotidianità dei ragazzi con uno strumento pratico ed utile. Queste pagine si rivolgono a tutti i ragazzi, agli adulti coinvolti nella loro tutela ( genitori ed insegnanti) e a tutti quelli che desiderano esplorare le potenzialità delle nuove tecnologie in sicurezza evitando di incorrere in sgradevoli inconvenienti. Il sito offre spunti di riflessione e informazioni necessarie ad una navigazione sicura, che non poggi solo sugli strumenti tecnici per proteggere i computer, ma anche e soprattutto sulla consapevolezza di chi usa le nuove tecnologie rispetto alle proprie modalità e motivazioni di utilizzo."

Leggendo la presentazione vien da pensare che si tratti di una buona idea ma...

Una quindicina di giorni dopo la nascita di questo sito ho provato a cercare commenti sul web. Non mi sembrano entusiastici. Ne cito alcuni ma sarebbe interessante raccoglierne altri (magari inserendo i link nei commenti di questo post).
Il commento di Dschola
Il commento di Blogosfere
Il commento di OKNotizie
Il commento di Diggita.it
Il commento di Sid05

Speriamo che non sia l'ennesima occasione sprecata per aiutare chi deve educare ad utilizzare le nuove tecnologie in maniera positiva ed arricchente.

Per chi è appassionato di didattica e nuove tecnologie, per chi crede nel web 2.0 come supporto alla crescita di docenti ed allievi, iniziative del genere fanno davvero pensare a quanto le istituzioni siano lontane dal vero mondo nel quale noi ci troviamo ad operare ogni giorno.

La domanda che mi salta per la testa è, ma come si può pensare di educare ai nuovi media dimostrando di non saperli utilizzare, ma come si può educare alle community virtuali in un portale che non ha una community e che non ha nessuno strumento del web 2.0. Buh...

Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno e godiamoci il fatto di avere comunque uno strumento in più per i nostri allievi...

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